Aveva 93 anni. Contribuì alla riorganizzazione delle sezioni con l’allora presidente Ioannone. Una vita spesa nei pellegrinaggi tra Lourdes e la Terra Santa. I funerali domenica in Duomo
TERAMO – La Terra Santa e Lourdes erano le sue seconde casa, così come l’Unitalsi la sua seconda famiglia. Romano Recinelli, vecchio meccanico dell’Arpa, se n’è andato a 93 anni, con la serenità dei giusti e di chi ha speso una vita per gli altri.
Lui che aveva perso troppo presto la cara moglie Clara, a lei aveva rinnovato la promessa di farne una missione, che per lui era già divina: essere sempre presente quando un ammalato aveva bisogno. Una missione trasmessa con il cuore anche al figlio Francesco, che questa eredità negli anni si è vestito addosso. A Romano Recinelli si deve la riorganizzazione dell’Unione in tutto l’Abruzzo e a Teramo in particolare affiancando l’allora presidente Angelo Ioannone.
Ascoltava i malati, si prodigava nell’organizzazione dei ‘treni bianchi’ verso il santuario mariano al confine tra Francia e Spagna, ma riusciva anche a dividersi in quattro per essere vicino alle attività solidali dell’Ordine equestre del Santo Sepolcro. Usava ripetere a chi gli chiedeva come mai fosse a Lourdes o a Gerusalemme tante volte all’anno: “E’ inutile che vi dico, dovete venire e vedere”.
E nemmeno l’età che avanzava gli ha impedito di essere sempre una colonna dell’Unitalsi, operativo fino alla fine, fino a quando la sua fibra glielo ha permesso. Sempre in prima fila dove c’era da divulgare il valore di un pellegrinaggio, spingere i giovani al sostegno agli anziani e ai malati. Il pensiero commosso a lui e a quello che dato ha toccato nel profondo degli animi anche chi oggi l’Unitalsi la vive quotidianamente, come la presidente della sezione di Teramo, Emilia Di Pietro e quella regionale (la cui sede è a Teramo), Alessandra Bascelli con don Antonio Ginaldi.
L’addio di Teramo a Romano Recinelli è in programma domenica, nella Cattedrale, alle ore 14:30. Al figlio Francesco le condoglianze e la vicinanza della redazione di emmelle.it